
La Cicerchia, antico legume entrato nella tradizione flegrea
La cicerchia è un legume coltivato in Asia, Africa orientale e in alcune zone dell'Europa. In Italia viene consumato in alcune zone del Sud, in particolare nella nostra Area Flegrea. E' stato sempre considerato un "alimento povero". Per coltivare la cicerchia, bastava avere un piccolo angolino di terreno, spesso messo a disposizione dal Padrone. Questo legume non ha bisogno di cure particolari, cresce facilmente anche su terreni poveri e in condizioni difficili, resiste alla siccità e alle basse temperature. Per questo, nei Campi Flegrei la cicerchia è stata un grande aiuto per le famiglie contadine in tempi di fame. La raccolta avveniva a fine luglio ma, una volta essiccato, il legume era disponibile per tutto l’anno nelle dispense del contadino. Inoltre, questi piccoli legumi hanno un alto contenuto di proteine, indispensabili nelle diete contadine che erano spesso povere di carne.
Il piccolo Legume è tondeggiante, schiacciato, spigoloso e dalle diverse sfumature di colore che vanno dal grigio al marrone chiaro. La sua coltivazione è nota dai tempi dell' Antico Egitto, quando veniva utilizzato nelle preparazioni di Focacce, pani e semplici zuppe. Alcune tracce del consumo della cicerchia sono state trovate anche in area mesopotamica, e risalgono a 8000 anni fa.
In Italia oggi è un alimento piuttosto raro, coltivato soltanto per tradizione nelle regioni del centro sud in cui è diventato ormai un cibo tradizionale. La cicerchia è stata riconosciuta, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali come un prodotto agroalimentare tradizionale italiano.
La cicerchia fa male?
In passato, il consumo della cicerchia ha causato qualche preoccupazione quando si è scoperto che questo legume conteneva una neurotossina che, se consumata in grandi quantità, poteva causare gravi problemi. L'agricoltura ha sviluppato però nel tempo delle tecniche di coltivazione che permettono di abbassare tantissimo la presenza di questa tossina. Si deve anche considerare la malattia causata da questa tossina si è presentata dopo periodi di carestia, in cui la cicerchia era l'unico, o comunque il principale alimento per dei periodi anche molto lunghi. Ai nostri giorni, in cui la dieta è così varia, il pericolo di contrarre malattie a causa della cicerchia è considerato estremamente raro. La presenza di questa tossina viene limitata maggiormente lasciando il legume in ammollo per un lungo intervallo di tempo e cuocendolo ad alta temperatura.
La Cicerchia si presta alla perfezione nella cucina tradizionale per la preparazione di zuppe, farine e dolci vegetariani. Con la farina di cicerchie, inoltre, si preparano squisiti condimenti per maltagliati, pappardelle e tanto altro.
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